Pisarei e Faso’
E’ il piatto tipico della tradizione piacentina, probabilmente il più rappresentativo, le cui origini sono molto antiche e risalgono alle abitudini alimentari delle famiglie contadine. Rappresentava il piatto povero per eccellenza, cucinato con ingredienti dell’orto e derivati dalla macellazione degli animali in cascina, e tuttora considerato un piatto nutriente e gustoso.
Sono piccoli gnocchetti di pane e farina conditi con un sugo di pomodoro, fagioli, lardo e salsiccia. L’origine del loro nome deriva probabilmente dal termine piacentino storpiato “bissa” che vuol dire biscia (serpente) per la forma da dare alla pasta prima di ricavare gli gnocchetti. C’è anche chi sostiene che derivi dal verbo “pisar” che in piacentino significa “schiacciare”, che è il gesto che si fa per dare alla pasta la forma dello gnocchetto schiacciato. Quale che ne sia l’origine, ve li consiglio!
Se volete semplificare la ricetta potete sostituire lardo e salsiccia con la pancetta dolce o guanciale, sono comunque buonissimi, ma da brava piacentina è mio dovere informarvi che non preparerete i veri pisarei e faso’ originali piacentini. 🙂
La A.I.F.B. (Associazione Italiana Food Bloggers) ha voluto dedicare una giornata ai nostri pisarei e faso’ nel Calendario del Cibo Italiano – Italian Food Calendar, iniziativa che ha l’obiettivo di far conoscere le eccellenze dei piatti tipici della nostra bella Italia. Ogni giorno viene scelto un piatto, un’ambasciatrice tra le food blogger selezionate dall’AIFB che ne racconta la ricetta, e vari contributors che postano la loro personale versione sui rispettivi blog. Per i pisarei e fasò l’ambasciatrice della giornata è Elena Broglia, autrice del bellissimo blog Zibaldone Culinario che ringrazio per aver proposto anche me e il mio blog Fate In Cucina come contributor.
COSA SERVE (ingredienti per 4 persone)
- 300 gr. di farina
- 100 gr. di pangrattato
- Acqua q.b.
- 300 gr. di fagioli borlotti già lessati (oppure secchi e ammollati una notte)
- 70 gr. di lardo
- 70 gr di salsiccia (possibilmente la luganega o luganiga piacentina)
- 40 gr. di burro
- 200 ml. di passata o polpa di pomodoro
- 1 cipolla, 1 carota, 1 pezzo di sedano tritati
- Olio extravergine di oliva
- Parmigiano grattugiato (3 cucchiai)
- Sale q.b.
COME SI PREPARANO I PISAREI E FASO’
Prendete un recipiente e versatevi il pangrattato, scottatelo con mezzo bicchiere di acqua calda. Aggiungete la farina, un cucchiaino di sale ed amalgamate fino ad ottenere un impasto morbido ma compatto e liscio (se necessario aggiungere altra acqua calda). Se possibile coprite con un canovaccio da cucina pulito e lasciate riposare per circa mezz’ora in un luogo asciutto (io di solito lo metto nel forno spento).
Nel frattempo preparate un soffritto con la cipolla, la carota e il sedano tritati , aggiungete il lardo anch’esso tritato finemente e la salsiccia privata della pelle e sbriciolata. Abbassate il fuoco, coprite e fate cuocere per un’oretta, aggiustando di sale se necessario. Se utilizzate i fagioli secchi dovrete precedentemente metterli in ammollo per una notte e lessarli fino a metà cottura, non di più altrimenti cuocendo nel sugo tenderanno a spappolarsi. Dopo una mezz’ora aggiungete la salsa di pomodoro. Se vedete che il sugo si restringe troppo aggiungete un po’ di acqua calda.
A questo punto prendete l’impasto, prenderne dei pezzetti (grandi più o meno come una albicocca), formare delle strisce rotonde di circa 1 cm di diametro e tagliare dei gnocchetti nuovamente di 1 cm.
Schiacciate con il pollice e fate un movimento in avanti in modo da formare un incavo nello gnocchetto. E’ più difficile da spiegare che da fare, quindi date un’occhiata a queste foto.
Metteteli a cuocere in abbondante acqua bollente salata fino a che non saliranno in superficie (basteranno pochi minuti). Scolateli e metteteli nella pentola del sugo, aggiungete il burro a tocchetti e il parmigiano, quindi spegnete il fornello mentre li girate con un cucchiaio di legno.
Servite i pisarei e faso’ ben caldi e buon appetito!
elena
Hai ragione mettiamo i paletti, se vogliamo promuovere “i veri pisarei e faso” , anche se tutte le versioni hanno un loro perchè e sono sempre buonissimi! E’ stato un piacere cucinare idealmente assieme a te i nostri cari pisarei e fasò!